Di Ciuenlai - Corso Vannucci; mi sento chiamare “Ciuenlai, Ciuenlai…”. Mi giro è un pezzo grosso del Pd (del quale mi è proibito fare il nome) “i numeri del sondaggio di DiBimedia non vanno letti in quel modo”. E come?,  “sono dati nazionali, che seguono dinamiche nazionali,  se trasportati sul locale cambiano, e di molto, la situazione”.

Sarà ma due rilevazioni, fatte a distanza di 6 mesi, dicono che la destra è cresciuta di 10 punti e che l’area Pd è scesa di 6. I Numeri a livello locale non saranno proprio quelli, ma la tendenza è piuttosto chiara.

“No non è così. Per esempio non è vero che Perugia non è contendibile. Alle politiche se Leu fosse stata con noi avremo perso per soli 42 voti. Quindi siamo lì”. Già, ma questo accadeva 6 mesi fa , quando la destra veniva valutata sul 30% , oggi la danno sopra il 40.

“E poi – sbotta- non è vero che non abbiamo un gruppo dirigente autorevole che “c’è il tempo, ma non le teste per rimediare, Abbiamo tanti giovani preparati in ruoli di primo piano”. Sarà, ma nel Pd Umbro è difficile venire a capo del padrone del sedere. Da Roma a Perugia è un partito senza segretari, senza responsabili riconosciuti, nel quale comandano e parlano ancora “quelli di prima”, cioè quelli del disastro. Ma il sondaggio non agita le acque solo in casa Pd.

C’è  preoccupazione anche tra i  5 stelle : “Direi che l'articolo, pur riportando dati che confermano tendenze note, deve indurci, per quanto ci riguarda, ad uno spunto di riflessione”. La destra invece gongola “ nascondete sto sondaggio che a qualcuno gli viene n'accidente”. Infine  il popolino ci fa la” “crometta” : “il sondaggio è al lordo o al netto dei riposizionamenti?

Condividi