Di  Ciuenlai - Secondo “il reggente”, Martina, “Il risultato del Pd è incoraggiante”. Siamo alle solite. Pur di evitare una analisi vera e impietosa dei numeri, si affida alla stampa “Amica”, il compito di diffondere “una realtà virtuale” al grido di  “ visto, siamo ancora vivi”. Ma sono vivi anche quelli che vengono messi in sala rianimazione in attesa della fine.

Non lo fa lui , lo facciamo noi.  I risultati non mentono e sono una vera catastrofe per il Pd. Dunque i democratici governavano, il giorno avanti il voto,  14 capoluoghi di provincia. 7 sono già passati o passeranno al ”nemico”, 6 andranno al ballottaggio e uno solo è stato “riportato a casa”, Brescia . Se si va più in profondità e si esaminano i comuni sopra i 15 mila abitanti le cose non migliorano, anzi…. Nelle scorse tornate il Pd e i suoi alleati  ne avevano vinti al primo turno 59, domenica  solo 10.

Infine i risultati del partito sono sconsolanti. Intanto si nota una forte tendenza a nascondersi dentro liste pseudo civiche per non far vedere il disastro. I democratici hanno quindi presentato il loro simbolo solo in situazioni che ritenevano adatte ad un buon risultato. Ed è qui che è emersa la disfatta in tutta la sua  drammaticità. Il Pd è sotto il 10% nel 38% dei comuni sopra i 15 mila abitanti in cui si è presentato (percentuale che sale ancora e di molto, se vi si aggiungono le liste tipo “democratici per….”). E’  Sotto il 15% nel 18% dei casi, è tra il 15 e il 20% nel 21% dei casi e solo nel 23%  dei casi supera  la fatidica soglia del 20%. E la supera (spesso di poco) prevalentemente in luoghi dove era abituato, a percentuali bulgare.  

A dimostrazione che anche i “sistemi  locali di potere” non reggono più. Eppure questo sfacelo è definito “incoraggiante” dall’ “autoreggente” Martina. Si incoraggiante,  molto incoraggiante, soprattutto per quelli che anelano la fine del Partito Democratico!

Condividi